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testo e recensioni di Rael Montecucco

Per il quinto anno consecutivo Concorto Film Festival presenterà all’interno del suo programma la sezione Deep Night, dedicata al cinema di genere più bizzarro. Partito nel 2016 come contenitore di cortometraggi horror e thriller, nel corso degli anni Deep Night si è aperto sempre di più al genere fantastico, spaziando da commedie surreali e grottesche a folli animazioni, mantenendo sempre intatta la voglia di stupire lo spettatore.
Deep Night si potrebbe definire come la rassegna “di Mezzanotte” per eccellenza, avendo come fine quello di ricreare quel mix di divertimento, shock e stupore tipico delle proiezioni dei midnight movies newyorkesi degli anni ‘70. I tre appuntamenti con Deep Night si terranno presso la Serra di Parco Raggio e anche quest’anno non mancheranno incontri e interviste con autori italiani e internazionali (l’ultima edizione di Deep Night ha infatti ospitato film da 11 paesi). Un appuntamento da non perdere per tutti gli amanti del cinema horror e del cinema fuori dagli schemi, una proposta che si appresta a diventare anche nel 2020 come uno dei momenti più divertenti di Concorto Film Festival.

I film selezionati 

a cura di Rael Montecucco – Gli Sbandati

“THE DEVIL’S HARMONY” di Dylan Holmes Williams, UK, 2019
“FARCE” di Robin Jensen, Norvegia, 2019
“VALERIO’S DAY OUT” di Michael Arcos, USA, 2019
“THE HISTORY OF NIPPLES” di Bailey Tom Bailey, UK, 2019
“HEAT” di Thessa Meijer, Paesi Bassi, 2019
“NORTEÑOS” dei grandmas, UK, 2019
“THE DREAMER” di Kenneth Karlstad, Norvegia, 2019
“WOOD CHILD AND HIDDEN FOREST MOTHER” di Stephen Irwin, UK, 2020
“THE DEEPEST HOLE” di Matt McCormick, USA, 2020
“THE STRZYGON AND HOW TO DEAL WITH HIM” di Kajetan Obarski, Polonia, 2019
“SHHHH” di Jonathan Mordechay, Israele, 2019
“HAND IN HAND” di Ennio Ruschetti, Svizzera, 2019
“VASPY” di Hweiling Ow, Nuova Zelanda, 2019
“MARY, MARY, SO CONTRARY” di Nelson Yeo, Singapore, 2019
“CHANGELING” di Faye Jackson, UK, 2019
“OUT OF TUNE” di Aaron With, Messico, 2019
“TOMORROW I WILL BE DIRT” di Robert Morgan, UK, 2019

THE DEVIL’S HARMONY di Dylan Holmes Williams: La ragazza a capo della vocal band del liceo cerca vendetta contro i bulli della scuola. Non il solito High School Musical. Vincitore del Short Film Jury Prize al Sundance 2020.

FARCE di Robin Jensen: Per conquistare l’amata vicina di casa, un pastore deve vedersela con un perverso macellaio. Animazione grottesca ed esplosiva, un film contro il privilegio, i doppi standard, l’egoismo e la vanità.

VALERIO’S DAY OUT di Michael Arcos: Valerio è un giaguaro e vive in uno zoo. Scappato dalla sua gabbia, lascia dietro di sé una scia di sangue prima di essere sedato e rinchiuso di nuovo. Valerio ci racconta la sua storia. Docufiction sperimentale, ipnotica e poetica.

THE HISTORY OF NIPPLES di Bailey Tom Bailey: Questa è la storia di un uomo ossessionato dai propri capezzoli e dal loro significato.

HEAT di Thessa Meijer: Quando il caldo si fa insostenibile, è cosa buona e giusta rinfrescarsi con un bel gelato. Ma la protagonista di questo corto ha scelto la gelateria sbagliata.

NORTEÑOS dei grandmas: Barry, un bifolco campagnolo del nord dell’Inghilterra, chiede aiuto alla sua ex ragazza Linda dopo aver ucciso e fatto a pezzi la nonna. Esilarante dark comedy diretta dal duo inglese Grandmas.

WOOD CHILD AND HIDDEN FOREST MOTHER di Stephen Irwin: Nel cuore della foresta un cacciatore incontra una strana creatura che non può uccidere. Un incubo in technicolor, una bizzarra animazione tra metamorfosi, creazione e distruzione. E colorati mondi paralleli.

THE DEEPEST HOLE di Matt McCormick: Durante la Guerra Fredda, Stati Uniti ed Unione Sovietica entrarono in competizione per aggiudicarsi il titolo di nazione capace di scavare il buco più profondo. Una delle due raggiunse l’Inferno. Inquietante documentario sperimentale, tra realtà e leggende urbane.

THE DREAMER di Kenneth Karlstad: Una bambina lotta ogni notte contro attacchi di panico e terrore. La madre cercherà di aiutarla, ma finirà travolta dagli incubi della piccola. Horror movie claustrofobico e d’atmosfera.

THE STRZYGON AND HOW TO DEAL WITH HIM di Kajetan Obarski: Lo Strzygon è un personaggio della mitologia popolare polacca. Può essere un defunto che esce dalla sua tomba per strangolare le persone ma anche un premuroso marito e padre (anche se pur sempre morto). Questa animazione ci spiega le caratteristiche dello Strzygon e come liberarci della sua presenza.

SHHHH di Jonathan Mordechay: Una coppia cerca di cenare senza far rumore. Non bisogna svegliare il neonato che dorme, costi quel che costi. Cattivissima dark comedy israeliana che ci mette in guardia sui rischi dell’essere neogenitori.

HAND IN HAND di Ennio Ruschetti: Due politici si stringono la mano per siglare uno storico accordo. Non si staccheranno più e tutto finirà nel caos. Piccola perla fanta-weird.

VASPY di Hweiling Ow: Una madre incinta viene “punta” dal giocattolo a forma di vespa del figlio. Inizierà una lenta trasformazione che la porterà ad avere bisogni e desideri sempre più estremi. Un film per amanti del disagio e del disgusto.

MARY, MARY, SO CONTRARY di Nelson Yeo: Una donna cinese sogna di essere un’occidentale di nome Mary. Collage sperimentale ed onirico dalla forte impronta autoriale, un viaggio nell’inconscio e nel sogno, tra monologhi stranianti e realtà parallele.

CHANGELING di Faye Jackson: C’è qualcosa che non va nel figlio appena nato di Jan. La giovane donna cercherà di ignorare I preoccupanti ed indecifrabili segnali lanciati dal bambino, fino a quando non dovrà scontrarsi con una difficile ed assurda realtà. Horror thriller pieno di tensione e colpi di scena.

TOMORROW I WILL BE DIRT di Robert Morgan: Sequel animato autorizzato del film cult tedesco Schramm di Jörg Buttgereit. L’acclamato artista inglese Robert Morgan immagina la vita dopo la morte di Lothar Schramm, con una disturbante e a tratti poetica animazione in stop motion.

OUT OF TUNE di Aaron With: Su un lontano pianeta nel quale una corda musicale è venerata come una divinità, un operaio addetto all’accordatura deve vedersela con I teenagers che cercano di distorcere il suono. Out of Tune è una “meditazione sinestetica” che affronta temi come l’iconoclastia, il progresso tecnologico e la natura del lavoro in una società in lento declino. Un bel viaggio in acido dalle tante metafore.

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