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a cura di Yorgos Kostianis

Nel 1970, lo studioso di robotica, Masahiro Mori, pubblicò una ricerca che verteva sulla relazione, non del tutto lineare, tra gli esseri umani e gli automi antropomorfi. Il suo studio ha rilevato che il senso di empatia dei primi verso i secondi aumentava al crescere della somiglianza dei robot alle fattezze umane fino a un punto in cui l’estremo realismo rappresentativo produce però un brusco calo delle reazioni emotive positive destando sensazioni spiacevoli come repulsione e inquietudine paragonabili al perturbamento.
È questa la famosa “uncanny valley / la valle perturbante” – che prende il nome dalla rappresentazione grafica del suddetto calo emotivo. Una valle che sta attraversando anche l’industria cinematografica.
In un mondo dove si sente sempre più spesso parlare di virtuale, il cinema è l’arte che, più di tutte, si avvicina a questo concetto. Dalla costruzione di sale virtuali dotate di effetti speciali, alla realizzazione di schermi curvi con immagini tridimensionali, all’introduzione di film interattivi, la tecnologia sta cambiando le carte in tavola, sebbene con un certa incertezza.
Il pubblico si trova in bilico tra il consolidato status quo del cinema tradizionale e il perturbante fascino di un futuro che arriva sempre più velocemente.
Lo scopo di questo focus è quello di percorrere insieme questa valle, selezionando artisti che si spingono oltre i confini della cinematografia tradizionale con film meta-mediatici in grado di rispecchiare la società contemporanea attraverso lenti futuristiche e distopiche.
Durante l’esplorazione di questo terreno postmediale, la nostra chiave di lettura sarà indagare l’impatto che può avere su di noi – e sul futuro del cinema– la gravità di questo filmico orizzonte degli eventi.

I film selezionati 

a cura di Yorgos Kostianis

Best Friend di Nicholas Olivieri, Shen Yi, Juliana De Lucca, Varun Nair, David Feliu, Francia (2018)
Le Bruit de la Lumière (The Sound of Light) di Valentin Petit, Francia (2018)
La Couleur de tes Lèvres (The Colour of Your Lips) di Annick Blanc, Canada (2018)
Deb di Noga Pnueli, USA (2018)
Supermarket di Gianluca Abbate, Italia (2018)

-Best Friend
Best Friend è un cortometraggio d’animazione ambientato in un futuro prossimo. Parla di temi come la solitudine, la tecnologia, la dipendenza e come queste tre cose siano collegate l’una con l’altra. Il film ritrae la relazione che abbiamo oggigiorno con tecnologie come gli smartphone e i social media e quanto ne siamo dipendenti.

-Le Bruit de la Lumière 
Per il suo ultimo film, il regista parigino Valentin Petit, ha tratto ispirazione esplorando il concetto della sinestesia – un fenomeno percettivo in cui la stimolazione di un percorso sensoriale ne innesca un altro. Intrecciando ulteriormente la realtà, la protagonista del film, Lou è dotata di capacità soprannaturali, surreali e strabilianti. “La scelta di conferire a Lou le capacità soprannaturali era di dimostrare la nostra incapacità di comprendere qualcosa di così intimo e personale. Entrare nel surreale ha permesso al film di porre domande impegnative agli altri personaggi principali, Marius e Pablo, che devono affrontare un fenomeno incredibile”.

-La Couleur de tes Lèvres 
Un cortometraggio canadese, diretto da Annick Blanc e pubblicato nel 2018. I protagonisti del film, Alexis Lefebvre e Katia Lévesque, sono presumibilmente gli ultimi sopravvissuti in un mondo post-apocalittico in cui l’atmosfera è diventata insostenibile per gli esseri umani.

-DEB
Nel corso di un lungo weekend, un gruppo di vecchi amici sperimenta un nuovo dispositivo, simile ad Alexa. che permette loro di “emendare” le trasgressioni… ma non senza conseguenze.

-Supermarket
“Vorrei che ti mettessi a tuo agio, libero da ogni pensiero”. Così inizia il film, con un invito a liberare la mente e a rilassarsi, mentre il caos prende forma sullo schermo. Una folla indistinta sembra non sapere dove andare, in realtà stanno tutti dormendo e tutti vogliono sognare.

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