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S econdo giorno di Concorto 2024 ai blocchi di partenza!

IMPORTANTE: oggi il meteo è ballerino per cui tenete d’occhio i nostri social per eventuali variazioni e cambiamenti di programma della serata.

Nessuna variazione per il pomeriggio per cui dalle 16 a Rathaus a Piacenza primo giorno di The Frame Beyond, il focus dedicato alle opere in realtà virtuale; alle 18 presso il Salone Amici dell’Arte della Galleria Ricci Oddi la proiezione speciale del film La carità è un fuoco di Fabio Torrembini.

Se il meteo tiene ci vediamo a Parco Raggio dalle 20 per la cena e dalle 21 per i corti in concorso; in serra alle 23.15 in vernissage della mostra Terra di Sotto in collaborazione con l’associazione Kult e a seguire il focus Supernature. Ricordiamo che dalle 23.15 a Villa Raggio è sempre possibile vivere l’esperienza di realtà virtuale sulla nave di Emergency.

Al boschetto invece, dalle 23.30, Eugenio Sournia live!

In caso di pioggia ci spostiamo a Piacenza al Salone Amici dell’Arte; restate sintonizzat*.

Manting – Shuyao Chen
Visto da Eva Olcese

Il funerale di un’ex compagna liceale diventa l’occasione d’incontro per due donne, un tempo amanti e ormai anziane. La lunga camminata verso casa, dopo che l’ultimo autobus è già passato, si trasforma in un’occasione per esplorare la città, mentre si addossano l’un l’altra la colpa di un destino mai realizzato, di un caso che le ha tenute lontane. Manting ha il sapore di quella caramella un po’ amara che ti offriva sempre la zia: ti ricorda casa, anche se non era mai il gusto che avresti scelto. Le due donne si separano infine, ognuna con il proprio fardello di ricordi e rimpianti, mentre la città le avvolge nuovamente nel suo silenzio. La caramella amara si scioglie lentamente in bocca, lasciando un retrogusto che durerà fino all’alba.

A Black Hole Near Kent County – Hannah Schierbeek
Visto da Carola Visca

In un piccolo paese del Midwest, Julie lavora in una fabbrica che commette reati ambientali contaminando le acque del posto. Intenta a svelare i crimini di cui non vuole più rendersi complice, la donna entra in contatto con una giornalista nella speranza di portare alla luce la verità. Con le sue tinte sbiadite e la cadenza di un thriller, A Black Hole Near Kent County crea un’atmosfera apparentemente placida dove l’elemento dell’acqua torna ripetutamente e in diverse forme come monito di un pericolo invisibile. È il corpo stesso di Julie a rivelarcene la natura, nei segni indelebili di una malattia che non può essere ‘‘lavata’’ via.

Diciassette – Thomas Horat
Visto da Carola Visca

Il cortometraggio di Thomas Horat percorre alcuni luoghi della Resistenza italiana unendo alle immagini documentarie alcuni disegni animati che danno voce e corpo ai ricordi di una staffetta partigiana conosciuta con il nome di ‘‘Diciassette’’ per via dell’età che aveva quando abbracciò la militanza antifascista. Antonietta Chiovini, di Cuggiono e attiva nella zona della Val Grande, fu una delle tante donne che ebbero un ruolo cruciale nella lotta al fascismo, celebrate qui in una storia personale che intreccia quella nazionale. 

The New Red Car – Yeung Tung
Visto da Virginia Carolfi

Parlare d’infanzia, senza salire in cattedra o scadere nel “già visto”, è un’impresa ardua. Impresa che sembra essere riuscita a Yeung Tung, che fa ciò che andrebbe sempre fatto: lascia che siano le immagini a parlare, i visi, i silenzi, i non detti. La fattoria del padre, per quanto decrepita, conserva quindi quella magia che solo i ricordi d’infanzia hanno, con cappelli di paglia appesi chissà da quanto tempo in un angolo, vasi di terracotta sbeccati e mandarini ancora amari. Yangyang vede tutto, comprende tutto e inizia a temere il futuro, dimostrando di non essere più un bambino.

The Nominees (Nominantai) – Birutė Kapustinskaitė
Visto da Carola Visca

È a partire dal mondo stesso del cinema che il cortometraggio lituano di Birute Kapustinskaite riflette sul bisogno umano di sentirsi ammirati e riconosciuti dagli altri. Di ritorno da un festival, una troupe cinematografica beve e festeggia a bordo di un pullman nonostante nessuno abbia vinto un premio. Solo Aldona soffre per il mancato riconoscimento di ‘‘miglior attrice dell’anno’’ e si chiude nella solitudine. Lungo il viaggio una serie di incontri e di complicazioni – un alce abbattuto sulla strada, nel quale la donna si identifica – riportano infine l’attrice ad essere finalmente protagonista della scena. Sono a volte gli incontri più strani e inattesi a gratificarci di più. 

Il compleanno di Enrico – Francesco Sossai
Visto da Eva Olcese

Il tempo sembra dilatarsi quando Francesco viene accompagnato dal padre alla festa del compagno di scuola Enrico. È dicembre 1999 e il ragazzo è inquieto per il  Millenium Bug, un difetto nei codici sorgente dei programmi che, con l’arrivo del nuovo millennio, si temeva potesse avere conseguenze disastrose, segnando un cambiamento epocale. Trascinato a una festa a cui avrebbe voluto disertare, l’occhio di Francesco si sofferma su dettagli che ai più potrebbero sfuggire e che sembrano nascondere segreti familiari. L’atmosfera sospesa e le gelatine rosse richiamano il preludio di un film horror… Cosa sarà accaduto alla nonna? Quali misteri nasconde l’apparente banalità di un ragazzino viziato? Sossai trae ispirazione da un ricordo d’infanzia per ricreare con una precisione millimetrica quella sensazione di distensione temporale che provavamo da ragazzini. 

Stück Für Stück (Piece by Piece) Reza Rasouli
Visto da Francesca Marchesini

Reza Rasouli presenta una delicata storia di formazione, in cui la scoperta del proprio io e dell’altro si intrecciano sapientemente, riempiendo il cuore dello spettatore. Il cortometraggio sviluppa tematiche legate all’identità, in questo caso religiosa e di genere, con misurata leggerezza. Non si sa nulla dei protagonisti, eppure sembra di conoscerli da una vita. Un poco alla volta, pezzo per pezzo, la loro vita sboccia davanti agli occhi del pubblico.

Tako Tsubo – Fanny Sorgo, Eva Pedroza
Visto da Virginia Marcolini

“Tako Tsubo” di Eva Pedroza e Fanny Sorgo è un cortometraggio che esplora la “sindrome del cuore infranto”, una condizione medica che riflette come il dolore emotivo possa manifestarsi fisicamente. Attraverso un montaggio lento e meditativo, il film immerge lo spettatore nelle emozioni dei protagonisti, seguendoli nel loro percorso di sofferenza e guarigione. La regia evita il melodramma, offrendo una rappresentazione sincera del dolore, perfettamente resa da un’animazione cupa e sofferta ma di una placidità tranquillizzante. L’attenta composizione visiva e la colonna sonora minimalista risultano in una meditazione suggestiva sulla fragilità umana e la resilienza del cuore.