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E se state ancora danzando sulle note tzigane della sonorizzazione di THE MYSTIC ieri sera, beh sappiate che non siete gli unic*!

Oggi ultimo giorno di #Concorto2024; ricacciamo indietro le lacrime e concentriamoci sui tanti appuntamenti odierni.

Alle 18 tutt* al Salone Amici dell’Arte per la proiezione del documentario realizzato dai ragazz* del workshop AUDIOVISIVA – STORIE DEL REALE, capitanat* da Tomás Sheridan.

Ci spostiamo poi a Parco Raggio per la serata conclusiva in cui scopriremo i corti vincitori, e quindi: premio del pubblico, Giuria Giovani e Giuria Ufficiale. E dopo, scorpacciata di brevità con Concortissimo, i corti più brevi e più belli direttamente dall’archivio di Concorto.

Come ogni anno è il momento degli asinelli d’oro della redazione di Asino Vola; grazie per aver seguito il festival attraverso le nostre recensioni, è stata un’edizione davvero bella. Appuntamento al 2025!

Les Belles Cicatrices – Raphaël Jouzeau
L’asinello d’oro di Chiara Ghidelli

Il mio Asinello d’Oro va a Les Belles Cicatrices per aver fatto incontrare la vita e la favola, il dolore e la meraviglia. Per aver saputo mettere ad immagini il linguaggio del ricordo e aver restituito (o ricordato) la bellezza della cicatrice

Nuestra Sombra – Agustina Sánchez Gavier
L’asinello d’oro di Francesca Marchesini

Assegno il mio Asinello d’oro a Nuestra Sombra di Agustina Sánchez Gavier per il modo nuovo e audace con cui ha saputo descrivere il rapporto uomo/natura. Assegno la mia menzione speciale a Ella se queda di Marinthia Gutiérrez per l’abilità con cui la regista ha saputo fondere ideali femministi con un linguaggio sperimentale.

Tako Tsubo – Fanny Sorgo, Eva Pedroza
L’asinello d’oro di Virginia Marcolini

L’asinello d’oro di quest’anno va a……… TAKO TSUBO!!! L’animazione riesce a condensare in appena sei minuti un racconto cronemberghiano di portata universale. In un mondo in cui si possono asportare gli organi che ci fanno star male e continuare a vivere tranquillamente, cosa diventa il
nostro corpo? L’essere o non essere viene superato e riletto in una chiave post umanista da cui deriva una placidità risoluta, che però è pruriginosa. Il retrogusto d’inquietudine e malinconia sono perfettamente incarnati dalle potenti suggestioni visive e dalla colonna sonora. Nella sospensione, però, sembra esserci pace.

A Move – Elahe Esmaili
L’asinello d’oro di Anna Vullo

Il mio Asinello d’oro va a A Move per il modo semplice e diretto in cui la regista Elahe Esmaili è riuscita a trattare la presa di coscienza scaturita dalla protesta “Donna, vita, libertà” in Tehran, approcciandosi a questo tema complesso nella maniera più semplice e diretta: ponendo delle domande.

Auuuna – Lina Šuková
L’asinello d’oro di Virginia Carolfi

Il mio asinello d’oro va a un film di Concorto Kids, Auuuna, perché non solo è un’opera illustrata in modo magistrale, è anche un messaggio che tutti avremmo dovuto sentire da bambini: ciò che ci raccontano non è sempre vero e la natura spesso è l’unica via per trovare il proprio sé.