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Intervista a cura di Francesca Marchesini

Karim Qqru è un musicista dalle mille sfaccettature: rock, alternative, ma anche jazz ed elettronica. Batterista della band toscana The Zen Circus, negli anni ha collaborato al lavoro di molti altri artisti in veste di produttore. Venerdì 25 agosto, insieme ai musicisti del progetto Soundtracks – Musica da film, si esibirà sul palco di Concorto per la sonorizzazione live in anteprima assoluta de Le avventure del principe Achmed – il primo lungometraggio animato della storia del cinema.

“Da ragazzino mettevo le VHS nel videoregistratore, abbassavo a zero il volume ed iniziavo a suonare sopra le immagini con chitarra e tastiera. “

Membro de The Zen Circus dal 2004 e con un progetto solista (La notte dei lunghi coltelli) all’attivo, diversi collaborazioni e produzioni e la fondazione della label ed officina Dirt Tapes, cosa ti ha spinto ad interessarti anche al mondo della sonorizzazione?

È un amore nato durante l’adolescenza. Ho sempre amato il cinema ed il modo in cui la musica è capace di sovvertire ed estremizzare totalmente le emozioni che riescono a comunicare le immagini sullo schermo. Da ragazzino mettevo le VHS nel videoregistratore, abbassavo a zero il volume ed iniziavo a suonare sopra le immagini con chitarra e tastiera. Con lo scorrere degli anni ho avuto la fortuna di poter affiancare ai miei impegni musicali più vicini al rock (gli Zen, LNDLC e le produzioni artistiche in studio per terzi) anche il lavoro nel mondo delle sonorizzazioni, legandoci a un contesto musicale più vicino all’elettronica, al jazz e alla contemporanea: tre mondi musicali che fanno parte dei miei ascolti da tanti anni.

Come sei venuto a conoscenza del progetto Soundtracks – Musica da film? Quali aspetti ti hanno incuriosito di più?

Conosco di nome il progetto Soundtracks del Centro Musica di Modena perché negli ultimi anni i tutor ed i curatori sono stati musicisti e persone che stimo molto. Sicuramente la selezione dei componenti dell’ensemble ha un punto di forza, perché il mettere insieme persone che spesso non hanno mai suonato insieme può dare risultati imprevedibili e stimolanti.

Come ti sei trovato a lavorare con il gruppo di musicisti selezionati?

Ho avuto la fortuna di avere come curatore Corrado Nuccini, persona di rara intelligenza (musicale e non) ed empatia. Abbiamo scelto – insieme ad Alberto del C.M.M. e Adele – i musicisti in modo certosino e siamo stati fortunati perché il livello è alto, sia per preparazione tecnica che per trasversalità nella cultura musicale, che, a mio avviso è una delle cose più importanti in assoluto in un musicista: conoscere ed ascoltare tanta musica. È stata una esperienza bella e nutriente a 360 gradi.

I musicisti coinvolti sono: Francesco Iacono (basso, live electronics); Lorenzo Marra (synth); Margherita Parenti (batteria); Federico Pipi (chitarra, live electronics); Elena Roveda (flauto traverso).

” Abbiamo scelto – insieme ad Alberto del C.M.M. e Adele AnyOther – i musicisti in modo certosino e siamo stati fortunati perché il livello è alto, sia per preparazione tecnica che per trasversalità nella cultura musicale.”

Chi ha proposto di lavorare alla sonorizzazione di una gemma rara del cinema d’animazione come Le avventure del principe Achmed?

 

La scelta è stata effettuata dal curatore Corrado Nuccini e dal Centro Musica di Modena. Conosco ed amo molto la pellicola, quindi quando mi hanno comunicato la decisione finale la sensazione privata è stata bellissima, perché “Le avventure del principe Achmed” è uno dei lungometraggi animati più importanti (e rivoluzionari) della storia del cinema europeo, ed il modo e la pazienza in cui è stato realizzato (pensando alla velocità schizofrenica della vita odierna) lo rende ancor più appassionante.

Parlando di cinema, qual è il tuo film preferito? E il cortometraggio che hai nel cuore?

Scegliere un solo titolo è arduo: Tarkovskij, Herzog, Argento, Fulci, Bava, Fellini, Kubrick, Coppola, Scorsese, Lang, Murnau, Wiene, Lynch,  Polansky, Tarantino, Bergman, Bunuel… Un cortometraggio che amo molto è Entr’acte di René Clair. Ho avuto la fortuna di occuparmi della sonorizzazione dal vivo di quel corto nel 2015.

Prima di partecipare in veste di ospite, conoscevi già Concorto Film Festival?

Si, è un festival favoloso, e sta diventando sempre più di rilievo anno dopo anno.

Se potessi ripetere il progetto per una seconda volta, quale film sceglieresti di sonorizzare?

Vampyr di Carl Theodor Dreyer.

Esiste invece un’opera a cui, in veste di music supervisor, vorresti stravolgere completamente la colonna sonora? Con quali brani?

Dead man di Jim Jarmusch ha, a mio avviso, una delle colonne sonore più centrate e “importanti” degli ultimi decenni, opera del sommo Neil Young, che in modo essenziale e placido ha creato un’ossatura da brividi, basata sull’improvvisazione, tenendo volontariamente il freno a mano tirato dal punto di vista armonico e puntando tutto sui silenzi e sul creare un unico e poderoso registro usando solo la sua chitarra.

Fare di meglio è semplicemente impossibile, anche perché quel film è legato a doppio filo alla colonna sonora, che, come poche altre volte nella storia del cinema, è riuscita a essere così meravigliosamente ingombrante da diventarne protagonista al pari di Johnny Depp. Proprio per questo motivo sarei curiosissimo di sentire cosa potrebbe venire fuori, solo per una mera curiosità; sicuramente verrebbe fuori qualcosa di nettamente inferiore, ma sarebbe divertente ugualmente.

Foto di Karim Qqru credits Simone Cecchetti