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Ogni anno il giovedì di Concorto marca il giro di boa del festival, e ogni anni ci chiediamo “siamo già a giovedì?!”.

Per questo meglio non pensarci e concentrarci sul programma di oggi: alle 16.30 lab per genitori, insegnanti ed educatrici/tori all’interno di Concorto Kids (sempre Galleria Ricci Oddi). Alle 18 la sala degli amici dell’arte propone il primo slot del Focus Brasile.

Alle 21 a Parco Raggio i film in concorso e in serra, dalle 23.30, i Focus Animal House e Ubik mentre al boschetto, dalle 23.30, il live dei Brucherò nei Pascoli (leggi qui la nostra intervista!).

Souvenirs d’une journée parfaite – Davina Maria
Visto da Francesca Marchesini

Souvenirs d’une Journée Parfaite è un album fotografico in cui la staticità delle immagini genera il movimento. Una voce porta lo spettatore in viaggio con le protagoniste del racconto; chi osserva si sente in colpa per l’invasione che compie ascoltando il dialogo che si instaura tra le due donne protagoniste. Lo spazio privato dell’amicizia diventa un luogo accessibile, ma comunque protetto perché mai realtà invaso dalla telecamera.

Das Rothor – Paul Drey
Visto da Vanessa Mangiavacca

Das Rotohr significa Orecchie Rosse in lingua senegalese: l’appellativo che si attribuisce alle persone bianche in Africa quando a causa del sole le loro orecchie diventano velocemente rosse. In questo documentario molto personale – tanto quanto politico – il regista Paul Drey porta il proprio vissuto in primo piano abbracciando un arco decennale della propria esistenza a partire da una missione di volontariato condotta nel 2012 in Senegal. In Germania sono centinaia le ONG e associazioni che si occupano di portare aiuti nei paesi africani: quando Paul parte, lo fa con la convinzione che la sua scelta possa fare davvero la differenza. Ma questi presupposti si sgretolano piano piano. Come un viaggiatore nel tempo, il regista torna con la mente a quel periodo, analizzando le contraddizioni che da decenni si perpetuano nei paesi del continente africano e la conferma di uno sguardo bianco incapace di interrogarsi abbastanza o spogliarsi completamente del proprio atteggiamento coloniale. Mescolando immagini amatoriali di repertorio, documentazione e animazione, tutte queste riflessioni trovano il proprio spazio in maniera coerente e ordinata, come se la realizzazione di questo documentario sia stata per il regista un modo per comprendere quanto vissuto. 

Midnight Skin – Manolis Mavris
Visto da Anna Vullo

Da un paio di notti Fanny non riesce più a dormire. Ogni volta sprofonda nello stesso identico incubo. Sogna di diventare un albero. Un eucalipto, per la precisione. Sarà perché è conosciuto per avere una corteccia che assomiglia alla pelle umana, o perché ha anche qualità curative, come Fanny che è un’infermiera.
Il thriller esistenziale del regista greco Manolis Mavris, parla di una trasformazione, che nella prima parte del corto assume un tono più aggressivo e brutale, per poi arrivare a una sua manifestazione liberatoria e totalizzante. Quando Fanny, che si è sempre sentita sola ed estraniata dagli altri, si lascia finalmente andare.

Le saboteur – Anssi Kasitonni
Visto da Virginia Marcolini

In questo esperimento di meta-cinema ci immergiamo nella storia di un ex sabotatore che torna in azione per compiere un’ultima missione estrema. È con affettuosa ironia nei confronti del mondo dei film indipendenti e degli effetti speciali rudimentali utilizzati che il regista Annsi Kasitonni mette in scena un film d’azione da cui accediamo direttamente da dietro le quinte. Ogni trucco viene svelato, ma sarò il nostro protagonista in grado di portare a termine quanto promesso?