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Ultimo giorno di Concorto 2021!

No, non è tempo di piangere; facciamoci una infornata di corti e poi avremo tempo per disperare.

Primo appuntamento ore 17 alla Ricci Oddi, un bel talk sul nostro progetto [Seeing Voices] L’accessibilità del cinema per una cultura inclusiva.

Parco Raggio ci attende come sempre per la cena dalle 20.15 e dalle 21 la serata si anima con le premiazioni dei corti vincitori 2021. Chiudiamo in bellezza alle 23.30 con i corti di Deep Night in serra.

Come ogni anno trovate gli asinelli d’oro della nostra redazione. Buona lettura e vive le cinéma!

Asinello d’oro di Sofia Brugali

 

Il mio Asinello d’Oro per la ventesima edizione di Concorto Film Festival va senza ombra di dubbio a Sefid Poosh (“Vestitə di bianco”) di Reza Fahimi. Trovo che un aggettivo in particolare possa descrivere il cortometraggio: prezioso, per la sensibilità con cui il regista ha saputo trattare vita e morte. Difatti, se il fine ultimo della trama era quello di porre l’accento sulla pena capitale in Iran, nel film trovano spazio anche valori positivi, incarnati non solo nella figura di Ahmed, ma riprodotti anche dai suoi compaesani. Ospitalità, reciprocità e solidarietà sono rappresentati accanto all’oscuro tema della condanna a morte e della sua accettazione da parte dei familiari della vittima.

Asinello d’oro di Margherita Fontana

 

Il mio Asinello d’oro di quest’anno va all’animazione inglese Affairs of the Art di Joanna Quinn per il suo modo scanzonato di rappresentare i legami famigliari, come motore della creatività. Ho amato inoltre l’ironia con cui l’autrice dà forma attraverso il disegno alla fascinazione per la morte (e a tutto quello che la precede).

Asinello d’oro di Yorgos Kostianis

 

Per la sua abile esecuzione del piano sequenza, il suo cast variegato benché in qualche modo familiare, e la naturalezza organica attraverso la quale osserva e analizza le pene e le consolazioni di una generazione che si dimena a trovare il suo posto in un mondo moribondo —il mio asino d’oro va a “Quando ballo, la terra trema” di Otto Lazić-Reuschel.

Special Mentions:
The Nightwalk – Adriano Valerio;
Grab Them – Morgane Dziurla-Peti;
Lizard – Akinola Davies

Asinello d’oro di Carlotta Magistris

 

Per la sagacia di una fotografia cinetica di un contesto che tocca particolarmente in prima persona i millennials di oggi ma anche tutte le generazioni passate attraverso il giogo dell’ escapismo verso le città libere e l’efficacia del linguaggio cinematografico di un’autoproduzione low budget, il mio asinello d’oro va a “When I dance, the earth trembles” di Otto Lazic-Reuschel. 

Asinello d’oro di Vanessa Mangiavacca

 

Difficile trovare un solo asinello d’oro in questa edizione 2021. Come sempre ci si lascia trasportare dalle emozioni personali, un anno in più, un punto di vista diverso: il mio asinello va a Searching for a mutual composition di Peter Podolsky, perché con delicata semplicità mi ha aiutato a pensare a mia madre con occhi nuovi. Menzione speciale a Swallow the Universe di Nieto: trova un altro corto che per 15 minuti non ti fa pensare a nient’altro.

Asinello d’oro di Irene Pagano

Il mio Asinello d’Oro va a “Noir-Soleil” di Marie Larrivé, uno straziante omaggio alle relazioni fragili, per le sue animazioni belle e struggenti, la vivacità dei suoi colori, la vitalità dei suoi paesaggi naturali e urbani. Questo film ritrae un amore intrinsecamente inafferrabile, espresso attraverso il linguaggio subliminale del silenzio e della distanza, che si muove costantemente ai confini tra l’armonia più intuitiva e la totale incompatibilità. È una grande impresa dare una rappresentazione così impeccabile a una dinamica così difficile da definire, e Larrivé lascia esattamente tutto lo spazio necessario al dubbio e al conflitto.
Poiché l’amore imperfetto e spezzato sembra essere un tema ricorrente nella maggior parte delle mie storie preferite, una Special Mention va a “27 Schritte” di Andrea Schramm. Anche qui, l’immobilità gioca un ruolo enorme nella rappresentazione di ciò che potrebbe essere descritto solo come una ferita dentro una ferita, un dolore sommesso eppure atroce la cui onestà non può fare a meno di risuonare con tutti noi in questi tempi strani e caotici.

 

Asinello d’oro di Alice Capitani

Il mio Asinello d’Oro va a Grab Them, cortometraggio in deepfake di Morgane Dziurla-Petit, per la sua capacità di sviscerare verità, fake news e politica, capovolgendo la percezione della realtà dello spettatore: avreste mai pensato di provare empatia per qualcuno che, almeno in apparenza, assomiglia a Donald Trump? Un’opera innovativa e irriverente capace di strappare una (o molte) risata ribadendo un concetto più che mai attuale in questa era dei social: smettere di giudicare le persone dal loro aspetto esteriore.