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Il lunedì concortiano inizia alle 18 con la proiezione, presso l’ormai mitico Salone degli Amici dell’Arte, dei cortometraggi del corso di Alta Formazione in Cinema Documentario e Sperimentale dell’Università di Parma in
collaborazione con la Cineteca di Bologna.

Ore 21 appuntamento a Parco Raggio con i film in concorso e poi la Serra cinematografica con la seconda parte di Comicomedy e Ubik.

Will you look at me – Shuli Hang
Visto da Margherita Fontana

Presentato alla 61esima Semaine de la Critique di Cannes 2022, l’opera di Shuli Hung è un ritratto potente del rapporto dell’autore con la madre e la famiglia d’origine. Il cortometraggio è una sintesi di una lunga conversazione avuta da Shuli con la madre, che mai davvero ha accettato la sua omosessualità, e il materiale video registrato dall’autore durante la giovinezza nella sua città natale. L’effetto found footage, la cui estetica vintage ben si sposa con le abitudini visive della nostra contemporaneità, in qualche modo stempera l’estrema violenza psicologica ed emotiva del dialogo.

Maestrale – Nico Bonomolo
Visto da Margherita Fontana

Mentre si sta recando al lavoro, un uomo, ridotto nella stereotipata rappresentazione del colletto bianco con la valigetta nera, vede una barca in vendita. Sarà il maestrale a farla solcare verso l’immaginazione di un nuovo futuro, di una nuova relazione, che tanto assomiglia al rimpianto per un rapporto ormai perduto. Vincitore del David di Donatello per il miglior cortometraggio, Maestrale è un viaggio intimo nel tessuto della memoria e della percezione della protagonista, che si mescolano e interagiscono in questa ruminazione sentimentale. La sintesi formale ottenuta attraverso il ricorso ad un bianco e nero in cui è sicuramente il bianco a farla da padrone, invita ad una costante interazione tra superfici, tra il piano del ricordo e quello del sogno.

#31# Unknown Call – Ghyzlène Boukaila
Visto da Virginia Marcolini

Errando tra le vie di una città in rovina, il film esplora la decadenza di questo non-luogo nel silenzio della notte. Ad interromperlo, il risuonare di una voce registrata, che ci introduce bruscamente a questo mondo post-ricostruzione e alle leggi autoritarie che lo regolano. In opposizione però, emerge una nuova voce, che scaturisce da una chiamata mascherata. Come attraverso i fili telefonici, scivoliamo all’interno della telefonata in uno spazio-tempo criptato e astratto in cui trova posto una nuova identità. Il silenzio lascia spazio alla musica e alla desolazione si contrappone la danza, condivisa e catartica. 

Airhostess 737 – Thanasis Neofotistos
Visto da Virginia Marcolini

In concorso al Locarno Film Festival 2022, Air Hostess-737 atterra in Italia in anteprima a Concorto Film Festival 2022. Protagonista, e unico personaggio realmente inquadrato, è Vanina, una hostess di volo, che seguiamo dall’inizio alla fine in un viaggio piuttosto turbolento. La tensione narrativa viene costruita minuto dopo minuto, trasformando un’iniziale situazione apparentemente distesa e volutamente buffa in un thriller psicologico. Concepito in un sogno dal regista Thanasis Neofotistos, il film riesce a ricreare perfettamente quelle atmosfere confuse e angoscianti tipiche della dimensione onirica. Le luci fredde e accecanti, i suoni sibilanti e il montaggio rapido svelano, in un claustrofobico crescendo, il -sempre più visibile- turbamento della protagonista. 

On Xerxe’s Throne – Evi Kalogiropoulou
Visto da Anna Vullo

In un cantiere navale di Perama, sotto al Monte Egaleo, da cui si narra che il re persiano Serse guardò la sconfitta della sua flotta, vige una sola regola: non ci si può toccare. Questa norma distopica era partita come precauzione, ora sembra l’unico modo per non fare andare la mente alla deriva. I lavoratori vivono in uno stato di incomunicabilità tale che i piccoli bisticci sono diventati la cosa più vicina al toccarsi. La distanza comunicativa tra i lavoratori è resa molto chiaramente dalla fotografia del corto, che li posiziona in modo tale che i loro sguardi non si incrocino mai. L’arrivo di due nuovi personaggi scuote l’equilibrio del cantiere e insegna al protagonista, che aveva dato sempre tutto per scontato, che magari un altro modo di vivere le interazioni umane esiste ancora.

Burial of a life as a young girl – Maité Sonnet
Visto da Chiara Ghidelli

Axelle è una giovane ragazza che sta affrontando una delusione amorosa dalla quale sembra far fatica a riprendersi. Nascondendo il disagio durante la festa di addio al nubilato della sorella, si troverà presto a passare da silenziosa spettatrice ad assoluta protagonista della sua nuova storia. Con la patina e i colori di un vero e proprio fairy tale, Burial of Life as a Young Girl trasforma un romanzo di formazione in una fiaba popolata da ninfe bloccate in relazioni non più sane e vite che non appartengono più loro. Alla disperata ricerca di mantenere una parvenza di poesia in una vita che non ha tuttavia più niente della favola, le ragazze si godono fasti, banchetti e moderni castelli, verso l’inevitabile accettazione di una realtà fatta di problemi impossibili da ignorare. Solamente Axelle, persa in un bosco incantato, sembra avviarsi verso un nuovo inizio.