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Tentiamo di arginare lo spleen da quasi fine Concorto (sob) pensando alla giornata che oggi ci attende: ore 18 presso il Salone degli Amici dell’Arte a Piacenza le proiezioni speciali dedicate al progetto Emilia Romagna nel Mondo, tra cui il “nostro” Al di là del mare.

Alle 21 a Parco Raggio ultimi corti in concorso e alle 22.30 il concerto/sonorizzazione live di “Secolo Nostro” a cura di Furtherset.

Dalle 23.30 la notte dei cinefili in Serra prevede la terza parte di Ubik e Deep Night.

A dopo!

Chords – Estibaliz Urresola
Visto da Vanessa Mangiavacca

Le pieghe del volto di Rita rivelano la sua età e celano coraggio, determinazione e un’energia inaspettata. Attraverso Cuerdas la regista Estibaliz Urresola Solaguren si sofferma su un raccolto corale e collettivo di empowerment femminile lontanissimo da ogni cliché. Presentato alla Semaine de la Critique 2022 e ora a Concorto in anteprima italiana, il cortometraggio spagnolo si sofferma sull’impegno politico e umano di una donna di novant’anni che, divisa tra le prove del coro e giustizia sociale, afferma la propria presenza e risolutezza, decisa ad occupare il proprio posto nel mondo, cercando di trasformarlo in meglio . “Dobbiamo cantare con tutto il nostro corpo, con il diaframma, con la respirazione”: così le donne del coro mettono interamente se stesse nella loro causa e nella decisione di accettare o meno la sponsorizzazione di una delle aziende più inquinanti del loro paese per riuscire a continuare ad affittare la loro sala prove. Ne emerge un dibattito costruttivo che include molteplici punti di vista. 

The headhunter’s daughter – Don Josephus Raphael
Visto da Francesca Marchesini

L’opera di Don Josephus Raphael racconta il viaggio di Lynn verso la città in cerca di fortuna in campo musicale. The Headhunter’s Daughter non è però un semplice road-trip in solitaria; il cortometraggio si sviluppa attorno al rapporto – assente – tra la protagonista e il proprio padre, trasformando così la ricerca di successo in ricerca d’attenzione. Sebbene non esista un dialogo sviluppato in senso canonico tra “il cacciatore di teste” e la propria figlia, questo vuoto viene colmato dalla musica e facendo sì che la struttura del film assuma i tratti del videoclip.

Heltzear – Mikel Gurrea
Visto da Margherita Fontana

Alzarsi, crescere, arrivare: questo in basco il significato del titolo del corto di Mikel Gurrea. Allude a questo movimento ascensionale la passione della protagonista, giovane arrampicatrice. Sara si sta infatti allenando per una scalata molto difficile, un corpo a corpo con la roccia, preparato da duri allenamenti. La osserviamo nel suo cammino di preparazione mentre scrive una lettera al fratello assente, rimasto vittima nel conflitto basco. Il film infatti, girato in 16 millimetri con una fotografia solida, quasi pietrosa, ci riporta nel 2000, nel cuore della lotta armata che sconvolse la vita del regista stesso. Girato con attori non professionisti, Heltzear è una trasfigurazione autobiografica incentrata sull’adolescenza, momento necessario di dolorosa crescita.