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Il giovedì di Concorto porta con sé un doppio appuntamento presso il Salone degli Amici dell’Arte, a Piacenza.
Ore 16, dialogo aperto sulle possibilità di ridurre l’impatto ambientale dei festival e ore 18 la proiezione del secondo slot di Supernature.

Ore 21 a Parco Raggio i film in concorso e poi l’imbarazzo della scelta: alle 23.30 nel boschetto di Parco Raggio il concerto live di Emma Nolde mentre in serra, sempre dalle 23.30, Animal House ed EFA.

Why is the sky dark at night? – Kelzang Dorjee
Visto da Francesca Marchesini

Una macelleria in uno stretto vicolo di Thimphu è contemporaneamente ribalta e retroscena della vita della giovane Dema; osservando il mondo che passa davanti la vetrina della bottega dove lavora, la vita e la morte scorrono silenziosamente davanti i suoi occhi. In questo teatro fatto di disposizione simmetrica dei corpi e degli oggetti, la cinepresa di Kelzang Dorjee resta pressoché statica mentre segue la protagonista muoversi tra pezzi di carne e coltelli. Il sangue si deposita sul pavimento della macelleria e sulle lenzuola di Dena; Why Is The Sky Dark At Night non è un cortometraggio violento, ma estremamente brutale fino allo scoccare della mezzanotte. Il cortometraggio si presenta quasi come un’opera muta e i pochissimi dialoghi risultano scollegati tra loro; a riconnettere Dena con la realtà è la recitazione del Libro tibetano dei morti.

The Bayview – Daniel Cook
Visto da Anna Vullo

Un piccolo paese sulla costa Nord-Est della Scozia e un via vai di barche tutto l’anno. Susie, Matthew e Jim hanno trasformato quello che un tempo era il Bayview hotel in una casa provvisoria a tutti i pescatori ghanesi, cingalesi, filippini e dell’Europa orientale, bisognosi di un letto e di un po’ di cibo fatto in casa. Daniel Cook ci fa vivere in pochi minuti scorci di quotidianità in quello che è diventato un punto di riferimento per i lavoratori, tanto da chiamare la padrona di casa “mamma”. Senza retorica e con grande genuinità, il regista mostra le dinamiche controverse in cui si trovano a lavorare diversi pescatori immigrati, che a causa del loro status non sono solo tra i meno pagati, ma hanno anche pochissimo tempo a disposizione a terra. Il segreto per il benestare in una casa è semplice ma non scontata a quanto pare, e ce lo svela Susie alla fine: sta tutto nel farli sentire benvenuti.

 

August sky – Jasmin Tenucci
Visto da Anna Vullo

Un’infermiera sta tenendo un baby shower sul suo terrazzo in San Paolo, quando uno spiacevole imprevisto rovina la giornata: un uccello cade d’improvviso stecchito sul tavolo. Durante l’estate torrida brasiliana, seguiamo la donna incinta per la città, la quale sembra malata, malsana: uomini e donne tossiscono, animali muoiono. La preoccupazione della protagonista sale e la avvicina a una chiesa neo pentecostale. Passa attraverso una folla di manifestanti i cui cartelli leggono “spegnete il fuoco”, l’incendio divampa sugli schermi ma in città il nemico è ancora invisibile. Si paleserà, alla fine, in una nube rossa che sovrasta l’intera città. Con il suo corto, Jasmin Tenucci parla di un tema (letteralmente) scottante in Brasile attraverso gli occhi di una donna che, come tanti, non può che guardare inerme il divampare delle fiamme nel proprio paese.

La vera storia della partita di nascondino più grande del mondo – Paolo Bonfadini, Irene Cotroneo, Davide Morando
Visto da Chiara Ghidelli

Nella provincia di Cuneo è situato un piccolo comune popolato da 301 abitanti. Si chiama Serravalle Langhe e fin dal 1945 si impegna a mantenere un’importante tradizione: quella della partita di nascondino più grande del mondo. Tutti gli anni i cittadini si nascondono in ogni angolo del paese aspettando per giorni di essere trovati dal “cercatore”, mentre i bambini, che non possono partecipare, li attendono prendendosi cura delle case. Alcuni si rifugiano in vecchi scantinati, altri sfruttano boschi e sterpaglie, ma tutti guidati da un pensiero comune: ricordare e celebrare chi non ha avuto altra alternativa se non quella di nascondersi. Dedicato a chi nella storia ha combattuto in una Resistenza costretta nell’ombra, La vera storia della partita di nascondino più grande del mondo sfrutta il linguaggio del mockumentary per raccontare una tradizione popolare, unendo messa in scena e materiale di repertorio, in un intreccio di indubitabili realtà e immaginario. Un omaggio alla grande storia partigiana attraverso il racconto di un presente di cui non è più importante verificare l’autenticità.

Cherries – Vytautas Katkus
Visto da Anna Vullo

Durante un’estate lituana Cherries, selezionato per il festival di Cannes 2022, mostra un padre pensionato che invita il figlio a raccogliere le ciliegie nel suo giardino. È in realtà solo una scusa per passare del tempo insieme e in poco diventa palese che i due non si frequentano tanto. Fanno prima tappa in pescheria, dove il padre sembra non sapere i gusti del figlio, nonostante voglia cercare di accontentarlo il più possibile. Raccolgono le ciliegie, senza fretta, come succede in quelle lunghe giornate estive dove non ti corre dietro nessuno. Il figlio è sereno ma non sembra intenzionato ad aprirsi più di tanto, neanche quando il padre gli fa ascoltare una audiocassetta della sua infanzia. L’atmosfera è piacevole anche nei lunghi silenzi tra i due, ma ormai sui rami del ciliegio è arrivata sera e il figlio, come al solito, sguscia via. 

Big Bang – Carlos Segundo
Visto da Virginia Marcolini

Quando ci viene presentato, di lui vediamo solo le gambe che fuoriescono da un piccolo forno. Riparare forni è il suo lavoro: data la sua bassa statura è infatti l’unico che può entrarci all’interno. Soltanto nella seconda scena lo incontriamo davvero, Chico, un uomo che vive in una profonda solitudine ed emarginazione, dagli altri imposta e da lui ormai accolta. A rimarcare anche visivamente questa distanza, non vediamo mai il viso dei suoi interlocutori che, non essendo alla sua altezza, rimangono solo delle gambe anonime. L’unica che si accorge di lui è Marta, con cui condivide lo stesso presente di marginalità. Abbassandosi, Marta si eleva, e lo accoglie calorosamente riconoscendolo finalmente come persona. Dopo essere stato notato, Chico non è più disposto a subire gli altri e sulle note di un ballo liberatorio inizia la sua resistenza.