Skip to main content

Il mercoledì di Concorto inizia alle 16.30 con il secondo giorno di Concorto Kids, sempre alla Galleria Ricci Oddi. Ore 18.15, stesso posto, il primo slot del focus Animal House.

Cena sotto le stelle a Parco Raggio e poi proiezione dei film in concorso; a seguire in serra il focus Supernature e Guilty Pleasures!

Further and further away – Polen Ly
Visto da Vanessa Mangiavacca

Phal e Neang, un fratello maggiore e una sorella minore appartenenti alla comunità indigena cambogiana Bunong, si trovano costretti a lasciare il proprio villaggio a causa della costruzione di una diga idroelettrica per trasferirsi a Phnom Penh, la capitale: gli occhi del giovane regista Polen Ly si posano sulle ultime ventiquattro ore di questa famiglia a metà. Dal silenzio fluviale – le riprese vengono effettuate durante il passaggio del villaggio a bacino d’acqua – emergono due poli, due atteggiamenti contrari rappresentati dai protagonisti: la disillusa speranza di andarsene per trovare un futuro migliore e la dolorosa consapevolezza che abbandonare il luogo natale significa spezzare ogni legame con il passato, una terra e una tradizione che tenta invano di resistere al progresso e alla modernità. Il capitale si sostituisce alla terra ma la sua erba non sarà mai così verde. Nell’abbraccio finale di Neang a un albero secolare c’è il tentativo di fissare per sempre la propria storia, prima che venga distrutta.

Beware of Trains – Emma Calder
Visto da Anna Vullo

Dalla creatività dell’animatrice Emma Calder nasce Beware of trains, un viaggio attraverso le paure e le ansie di una signora che ha perso il contatto con la realtà. I suoi peggiori incubi sono davvero accaduti davvero? Sono sogni? O provengono forse addirittura da una vita passata? Sono domande queste a cui ella non riesce a dare risposta. L’animazione stessa, connotata da tratti duri e spigolosi e dall’uso costante del rosso, convoglia nello spettatore uno stato di ansia e turbamento, e l’aggiunta di elementi reali come gli occhi sempre arrossati e stanchi della protagonista aumentano la gravità psicologica del personaggio. La sua mente corre veloce come un treno sui binari di notte, quello delle 3 del mattino, sul quale confessa di voler scappare. 

Tsutsué – Amartei Armar
Visto da Anna Vullo

Tre saggi intonano una preghiera alla natura, chiedendole perdono per la devastazione subìta a causa dell’uomo. Il mondo artificiale che ha ormai sovrastato quello naturale si concretizza davanti ai nostri occhi: su una montagna di rifiuti vediamo giocare Okai e suo fratello Sowah, che ignorano l’ambiente tossico che li circonda. Cresciuti in un piccolo paese in Ghana, non conoscono altro habitat che questo: una distesa d’immondizia e l’oceano all’orizzonte. Ma anche Okai ha una richiesta da fare alla natura, quello di riportare a casa il corpo di suo fratello scomparso in mare. Ciò che rende potente il corto di Amartei Armar, selezione ufficiale del festival di Cannes 2022, è la resa quotidiana di uno dei problemi più gravi della nostra epoca, quali l’accumulo e lo smaltimento dei rifiuti.

Amok – Turai Balázs
Visto da Vanessa Mangiavacca

Provate a dare materia alle vostre peggiori turbe interiori abbandonando ogni sfumatura di raziocinio. Potreste, se siete s-fortunati, vivere lo stesso viaggio psicodrammatico del protagonista di Amok. Vincitore del Festival internazionale d’animazione di Annecy 2022, il cortometraggio di Turai Balázs scava nel lato oscuro di Clyde, impersonificato da un gnomo malefico che lo insegue con il solo scopo di rovinare la sua vita. Flashback rosa fluorescenti ci mostrano il suo passato mai affrontato tra drammi famigliari e un’infanzia tormentata. Tutto torna come un grande incubo fino a distruggere anche il futuro matrimonio di Clyde. L’intera cultura cartoon e pop è riversata in questa narrazione volutamente ansiogena: sposarsi, amare una persona per tutta la vita, rispondere all’ideale di famiglia perfetta e sorridente. Quante pressioni e aspettative sociali ci impone questo immaginario? L’attraversamento di questa selva psicotica permette a Clyde e alla sua fidanzata di disvelarsi, mostrando entrambi le parti più profonde e intricate di se stessi, senza vergogna o paura, in una lotta a demoni pari che li porta ad accettarsi per quello che sono, senza maschere. 

Late Blooming in a lonely summer day – Sein Lyan Tun
Visto da Vanessa Mangiavacca

Una società fortemente patriarcale come quella del Myanmar lascia certo poco spazio di emancipazione a donne e ragazze. Anche erotismo e sessualità non trovano espressione, soprattutto se a provare certe sensazioni è una donna di mezza età. Si parla sempre troppo poco del loro desiderio, come se fosse il più alto dei tabù. Il regista Sein Lyan Tun decide di disegnare la propria storia attorno al personaggio di Ma partendo dal giorno del suo licenziamento come aiuto cuoca in un ristorante: è il 2020 e la pandemia da Covid-19 costringe il suo capo a chiudere momentaneamente l’attività. Osservando a lato entriamo così nel quotidiano di Ma che è semplice, popolare, umano, grezzo, specchio della fotografia del film. Traendo ispirazione dal cinema di Yasujirō Ozu, Sein Lyan Tun si concentra sull’immagine, sui silenzi e sulle espressioni di Ma: la momentanea solitudine a cui è costretta è anche la sua forza e attraverso vari tentativi di accettazione ed esplorazione del desiderio inizialmente goffi, giungerà alla sua fioritura, in un solitario giorno d’estate.

Bye Bye – Amélie Bonnin
Visto da Francesca Marchesini

L’energia del musical si mescola con lo spirito agrodolce tipico della commedia francese nel cortometraggio di Amélie Bonin. Bye Bye racconta il ritorno di un giovane scrittore nella casa di famiglia, tra piccoli screzi famigliari e il riaccendersi di vecchi amori. È attorno a Juliette Armanet, attrice nel ruolo della cotta liceale rincontrata in età adulta, che il cortometraggio si sviluppa e trova la propria forza espressiva; l’interpretazione femminile catalizza tanto l’attenzione del pubblico quanto quella del protagonista del corto che di fatto non ha mai potuto dimenticare la ragazza – ora donna – di cui era innamorato. Bye Bye regala anche ottimi momenti musicali, intrecciando più generi e lasciando sprigionare le emozioni non-dette fra i personaggi.